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Il codice di abbigliamento ebraico

ebrei francesi si dovevano fa
      riconoscere con cerchi bianchi-rossi
ebrei francesi si dovevano fa riconoscere
con cerchi bianchi-rossi

gli ebrei e i musulmani, da quel momento, si dovevano identificare attraverso i loro abiti in modo da impedire una mescolanza "accidentale", soprattutto il contatto sessuale "contaminante" dei cristiani con i membri delle due religioni "inferiori e pagane ".

Però l'indumento che doveva distinguere uomini e donne ebraici non doveva recare alcun "danno al corpo e alla vita ". L'abbigliamento ebraico variò molto, a seconda del luogo e del tempo, e in un primo momento era soggetto alle tendenze della moda.

ebrei con il cappello ebraico
ebrei con il cappello ebraico

Quando ciò non era sufficiente per una chiara distinzione, in Italia venne introdotto un mantello rosso, in Francia un cerchio bianco-rosso (1269), in Inghilterra una macchia gialla (colore dell'odio verso Dio, della sensualità, dell'invidia, del denaro, della superbia) con la forma delle tavole dei 10 comandamenti e in Germania, in un primo momento un cappello giallo a punta (pileus cornutus) e più tardi, verso la fine del Medioevo, un macchia o un anello, spesso un dito, di stoffa gialla (macchia ebrea). Le donne ebree dovevano portare inoltre un velo a strisce blu.

ebrei inglesi con le 
      tavole dei comandamenti cusciti sul petto
ebrei inglesi con le tavole
dei comandamenti cusciti sul petto

 

La macchia ebrea doveva essere cucita sui vestiti "delle dimensioni di una pagnotta di pane da quattro denari ".

 

 

il Patto di Omar su una lastra
      di marmo nel cortile della Moschea di Omar, nel quartiere cristiano di Gerusalemme
il Patto di Omar su una lastra di marmo
nel cortile della Moschea di Omar,
nel quartiere cristiano di Gerusalemme

Questa macchia per la distinzione comunque non era un'invenzione cristiana, ma come modello per la legge era servito un decreto di 28 punti del califfo 'Omar ibn al-Khattāb dell'anno 637, conosciuto come il “Patto di Omar”, secondo il quale i cristiani nel articolo 14° “si impegnarono di non assomigliare ai musulmani negli abiti, nei cappelli, turbanti, sandali e acconciatura di capelli”. A quanto pare gli ebrei in questo decreto non erano stati ancora inclusi.

ʿUmar ibn ʿAbd 
      al-ʿAzīz
ʿUmar ibn ʿAbd al-ʿAzīz

Nel 717 il califfo ʿUmar ibn ʿAbd al-ʿAzīz ordinò che ebrei e cristiani si dovevano distinguere dai musulmani con segni univoci sull'abbigliamento. La natura del marchio inizialmente non era stato definita e quindi variava.

Nel 807 invece il califfo Hārūn al-Rashīd ordinò in Persia che gli ebrei dovevano indossare cinture di colore giallo e i cristiani quelle di colore blu (Gli “infedeli” indossavano cinture di pelle o di corda e i musulmani di tessuto o di seta).

Ma questi non erano gli unici decreti anti-ebraici discriminatori: nel 853 il califfo Jafar al-Mutawakkil emanò in Persia un editto sul distintivo giallo, nel 1005 il califfo Al-Ḥākim ordinò che gli ebrei d'Egitto e d'Israele dovevano avere dei campanellini ai loro vestiti e un “vitello d'oro” di legno intorno al collo, nel 1301 gli ebrei erano obbligati indossare dei turbanti gialli; nel 1121 una lettera proveniente da Baghdad descrisse dei decreti che riguardavano l'abbigliamento degli ebrei: due marchi gialli, uno al copricapo e uno intorno al collo; inoltre ogni ebreo doveva indossare intorno al collo un pezzo di piombo sul quale doveva essere incisa la parola "dhimmi" ( " protetto" non-musulmano). Inoltre gli uomini ebrei dovevano indossare una cintura larga e le donne ebree una scarpa rossa e una nera sulla quale era attaccato una campanellino.

rappresentazione di un ebrei 
      di Worms con un anello giallo (16 ° secolo)
rappresentazione di un ebrei di Worms
con un anello giallo (16 ° secolo)

In Germania la macchia ebrea venne introdotta intorno al 1400. Questa venne riscoperta dai nazionalsocialisti durante gli anni del Terzo Reich.

Solo sotto l'influenza dell'Illuminismo, il codice di abbigliamento per gli ebrei venne abolito nel 1728 e l'abbigliamento della popolazione ebraica assomigliava sempre più a quello dei cristiani.

 

Probabilmente questo fu l'inizio della persecuzione crescente degli ebrei che si espresse periodicamente in pogrom contro di loro. I pogrom vennero innescati da voci e superstizioni e ciò sarebbe costata la vita a centinaia di migliaia di ebrei.

 

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