Il muro di Berlino
(parte 4 di 4)
Le conseguenze del muro
il Muro di Berlino
all'incrocio tra Bernauer Straße e Schwedter Straße
La barriera tagliava fuori oltre 50.000 Berlinesi dell'est dai loro posti di lavoro all'ovest. La S-Bahn (ferrovia veloce urbana), le linee metropolitane, le strade e linee telefoniche erano state interrotte.
Nonostante le misure dello sbarramento, 50.000 persone sono riuscite a lasciare la RDT1 fino alla fine del 1961.
Berlinesi dell'ovest che salutano i loro parenti all'est
Tuttavia, il muro fu ampliato sempre di più e il numero dei fuggiaschi scese drasticamente. Nel 1962 ci sono stati 16.000 fuggiaschi, nel 1965 ancora 12.000 e nel 1968 solo 5.000.
Il muro fu eretto su ordine della direzione del SED (Partito Socialista Unificato di Germania), sotto il controllo da parte della Volkspolizei2 e dei soldati della Nationale Volksarmee3. Per 28 anni il muro ha diviso in due la città di Berlino, tante famiglie e una Nazione.
mentre le finestre vengono murate
Nella notte tra il 12 e 13 agosto 1961, per fermare il continuo flusso di fuggiaschi, il confine tra Berlino Est e Berlino Ovest fu chiuso, gli ingressi e le finestre ai piani inferiori delle case furono murati per poi essere demoliti in seguito.
Per delimitare il confine inizialmente fu utilizzato il filo spinato ma già il 15 agosto fu cominciata la costruzione del muro.
finestre murate nella Bernauer Straße
La giustificazione ufficiale era la protezione della popolazione dal fascismo, ma anche da un eventuale attacco nemico.
Ma anche i giorni dopo la costruzione del muro si notavano numerosi tentativi di fuga, principalmente dalle finestre delle case che davano direttamente sul confine.
17 agosto 1963 -
una famiglia fugge dal settore sovietico
Superare la struttura militare di frontiera era oramai un'impresa rischiosa per la vita.
La "fuga dalla Repubblica4", un delitto politico, era severamente punito e fu criminalizzata ufficialmente già nel 1956.
pattugliamento sui tetti
Secondo alcune stime, circa 75.000 persone furono condannate per i tentativi di fuga, di solito con pene detentive da uno a tre anni e successivamente andavano sotto sorveglianza del Ministero per la sicurezza dello Stato (Stasi).
Chi era armato, danneggiava strutture di confine, era membro militare o come tale conosceva segreti e veniva preso durante un tentativo di fuga rischiava fino a otto anni di carcere. Negli anni '80 da 1.500 a 2.000 persone sono state arrestate per il tentativo di fuga dalla Repubblica.
il muro di Berlino
Attraversamenti “illegali” della frontiera dal settore sovietico furono impediti con l'uso delle armi da fuoco.
1 RDT = abbreviazione per Repubblica Democratica Tedesca (nota anche come Germania Est); fu uno Stato socialista esistito dal 1949 al 1990 sul territorio precedentemente corrispondente alla zona di occupazione della Germania assegnata all'Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale.
2 La Volkspolizei (
Polizia Popolare) era la forza di polizia nazionale della Repubblica Democratica Tedesca.
Organizzata a livello centrale, la Volkspolizei nel tempo ha avuto varie ristrutturazioni. "Capo della VP” (Volkspolizei)
era il Ministro degli Interni. I circa 18.000 uomini di pronto intervento erano forze di polizia accasermate che principalmente
erano destinate alla lotta contro i disordini politici (per esempio, all'inizio di ottobre 1989 vennero utilizzate nelle
principali città della DDR per attaccare i manifestanti pacifici del nascente movimento dei diritti civili).
Con l'unificazione
delle due Germanie nel 1990, La Volkspolizei venne sciolta e trasformata in forza di polizia dei nuovi Länder. Per un
breve periodo, fino all'adozione di leggi di polizia proprie, nei nuovi Länder continuavano a valere le leggi della
Volkspolizei.
3 La Nationale Volksarmee (Esercito
Nazionale Popolare, abbreviato NVA) era la forza armata della DDR; venne istituita nel 1956 dall'associazione tra la Volkspolizei,
esistente dal 1952, l'Aeronautica militare e la Marina istituite in segreto nel 1950. La Nationale Volksarmee dipendeva dal
comando del Patto di Varsavia. L' autorità nazionale amministrativa
e militare era il Ministero della Difesa Nazionale.
Il 24 gennaio 1962 venne introdotto il servizio militare obbligatorio per gli uomini compresi da 18 e 50 anni, con un servizio
militare obbligatorio di 18 mesi. L'obiezione di coscienza non era possibile, ma soggetti agli obblighi militari, per motivi
religiosi o altro, potevano rifiutare il servizio armato per prestare servizio militare non armato nella cosiddetta unità operatrice
della NVA, che comunque non era consigliabile perché il servizio nell'unità operatrice aveva un impatto negativo
sulle opportunità di formazione. Spesso a questi soldati veniva negato il luogo di studio desiderato.
Nel 1989 la Nationale Volksarmee aveva 173.000 uomini (inclusi i 92.000 soldati di leva). Nel caso di mobilitazione, erano
previsti altri 323.000 riservisti. Nel corso della riunificazione della Germania, la Nationale Volksarmee ha cessato di esistere
come forza indipendente il 3 ottobre 1990. Le unità, le organizzazioni e gli uffici esistenti, in quel momento vennero
in parte "riattivati" con l'intenzione di trasferirle, provvisoriamente o a lungo termine, nella Bundeswehr, le forze
armate della Repubblica federale tedesca. Con la riduzione delle truppe della Bundeswehr, a partire dal 1990, il numero dei
soldati di stanza ad est scese a circa 50.000 uomini (compresi circa 25.000 ex ufficiali e sottufficiali).
4 La pena detentiva per la fuga dalla Repubblica venne abolita 8 mesi dopo l'apertura del Muro di Berlino, il 1° luglio 1990.